Il "Sanzves", così viene chiamato il Sangiovese in Romagna, richiama lo spirito delle genti della terra in cui nasce: un carattere schietto e ruvido ma al contempo sensibile e aperto. Proprio per queste caratteristiche è il vitigno italiano più diffuso: componente principale di tante eccellenze come il Brunello di Montalcino, il Chianti, il Montepulciano o il Morellino di Scansano, a nord degli Appennini viene chiamato Sangiovese di Romagna Doc o Romagna Sangiovese, denominazione ufficiale dal 2011.
Viene prodotto nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e in sette comuni della provincia di Bologna, esclusivamente con uve Sangiovese vinificate in purezza o insieme a piccole quantità (massimo 15%) di uve di altre varietà a bacca rossa della zona.
Le sue origini sono antiche, testimoniate a partire dal 1600, e ogni provincia romagnola conserva aneddoti, tradizioni e stili di produzione differenti. Per questo possono essere ammesse in etichetta 12 menzioni geografiche aggiuntive, corrispondenti a diverse aree di produzione.
Le versioni più strutturate possono fregiarsi della menzione Riserva dopo un affinamento di almeno 24 mesi, spesso con utilizzo di botti di rovere, mentre quelle più comuni e diffuse sono caratterizzate da freschezza e grande agilità.
Dal bouquet balsamico e mentolato, di frutta più che matura, viola mammola, cioccolato fondente e speziato, il Romagna Sangiovese è usualmente elegante al palato, intenso e fresco.
Sangiovese, che brio!
Vino dall’animo conviviale, coniuga calore e corpo a una giovanile agilità di beva

COCKTAIL IN ROSSO

I cocktail con il vino rosso ormai non sono più un tabù: il Sangiovese, in particolare, è un ingrediente versatile e ideale per ogni occasione, a partire dalla Sangria
Sangria Il cocktail al vino rosso forse più famoso è la Sangria, una bevanda alcolica tipica della tradizione spagnola e conosciuta in tutto il mondo. La ricetta tradizionale ben si combina con il Sangiovese. Versare il succo di 4 arance in un recipiente e aggiungere una stecca di cannella. Lavare e sbucciare 2 pesche e tagliarle a pezzetti. Unirle al succo di arance con 1 arancia e 1 mela tagliate a cubetti. Versare 30 ml di brandy e aggiungere 40 g di zucchero di canna e 1 l di Sangiovese. Lasciare riposare il tutto in frigo per almeno 5 ore e servire questa bevanda alcolica con qualche cubetto di ghiaccio, magari in una brocca bella ampia per poter raccogliere vino e frutta insieme. La cosa fondamentale, per una buona Sangria, è che i suoi ingredienti macerino quanto più tempo possibile per renderla più saporita. La Sangria può essere conservata in frigo per massimo tre giorni, togliendo la frutta dal vino per evitare che si ammorbidisca troppo e ne disturbi il sapore complessivo. L’ideale è prepararla un giorno prima rispetto a quando servirla, facendola sempre riposare in frigo.
Sangiovese Sour Originale e raffinato questo cocktail che necessita di 25 ml di succo di limone, 25 ml di zucchero liquido, 60 ml di Bourbon, 30 ml di Sangiovese, 10 ml di albume pastorizzato. Gli ingredienti vanno tutti versati in un mixer nell’ordine indicato, partendo dal succo di limone. Montare poi l’albume con un montalatte e incorporarlo nel resto del liquido. Versare il tutto in un bicchiere a coppa e decorare con frutti rossi: basta un lampone.
Red Splash Chi ama la tequila non può assolutamente perdersi il Red Splash, il giusto mix per un brindisi che sa di Messico. Servono 5 ml di succo di limone, 5 ml di succo d’agave, 5 ml di succo di lime, 5 ml di tequila, 50 ml di vino rosso Romagna Sangiovese. Bisogna riempire lo shaker di ghiaccio, poi aggiungere gli ingredienti e agitare per qualche secondo: il drink è servito con scorza di limone nel bicchiere.